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I contribuenti che hanno effettuato o detengono investimenti finanziari all’estero sono tenuti alla compilazione del quadro RW ai fini del monitoraggio dell’Agenzia delle Entrate e per il calcolo e il versamento dell’IVAFE. IVAFE è l’imposta dovuta sul valore dei prodotti finanziari, dei conti correnti e dei libretti di risparmio detenuti all’estero dalle persone fisiche residenti in Italia. 

Cosa dichiarare

Vanno dichiarati il valore a inizio e fine anno (o la giacenza media per i conti correnti e libretti a rispormio) degli investimenti esteri dei quali si è titolari o contitolari indicando Stato in cui sono detenuti, quota e durata di possesso in giorni e la tipologia di investimento. Atitolo di esempio nonesaustivo ecco alcuni tra

Per i soggetti tenuti al versamento del diritto annuale 2023, salvo le nuove iscrizioni in corso d’anno, il termine per il pagamento coincide con quello previsto per il primo acconto delle imposte sui redditi, con la possibilità di versare nei 30 giorni successivi con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.
Per i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare il versamento dovrà quindi avvenire entro il 30 giugno 2023.

Sono tenuti al pagamento del diritto annuale:

  • le imprese individuali;
  • le società semplici;
  • le società commerciali;
  • le cooperative e le società di mutuo soccorso;
  • i consorzi e le società consortili;
  • gli enti pubblici economici;
  • le aziende speciali ed i consorzi tra enti

I lavoratori dipendenti e i pensionati (in possesso di determinati redditi) possono presentare la dichiarazione con il modello 730.
Il modello 730 è una dichiarazione semplificata e vantaggiosa in quanto il contribuente:

  • ottiene il rimborso dell’imposta direttamente nella busta paga o nella rata di pensione, a partire dal mese di luglio (per i pensionati a partire dal mese di agosto o di settembre);
  • non deve preoccuparsi di eventuali versamenti perché le eventuali somme dovute vengono

Con la circolare  n. 19 del 10 febbraio 2023 l’INPS ha comunicato gli importi dei contributi dovuti da artigiani e commercianti per l’anno 2023 (c.d. IVS ART/COM). Il reddito minimo annuo da prendere in considerazione ai fini del calcolo del contributo IVS dovuto è pari a € 17.504,00.

Le aliquote per il 2023 risultano le seguenti:

  • Artigiani: 24%
  • Commercianti: 24,48%

da applicarsi ai titolari di qualunque età e coadiuvanti/coadiutori di età superiore ai 21 anni.

Il contributo per l’anno

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La Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022 cfr: La Legge di Bilancio 2023) contiene importanti novità in materia di riscossione e prevede, tra le altre (cfr.: Definizione agevolata avvisi bonari):

  1. lo "stralcio" (gratuito) dei debiti di importo residuo fino a 1.000 €, affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.
  2. la definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, anche se ricompresi in

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Per l’esercizio 2023, per effetto della legge di Bilancio 2023 (art. 1, comma 54), sono state introdotte modifiche in merito ai requisiti che un soggetto deve avere per poter accedere al regime agevolato di cui alla legge n. 190/2014, il cosiddetto regime forfetario. Le modifiche hanno riguardato il limite dei compensi ricevuti e le modalità di uscita dal regime.

Soggetti che possono aderire al regime forfettario

Possono accedere al regime forfetario per il 2023 le persone fisiche esercenti

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Il D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642 -art. 13, n. 1, della tariffa allegato A, parte I- prevede l'applicazione dell'imposta di bollo nella misura di 2,00 € su ogni esemplare di "Fatture, note, conti e simili documenti, recanti addebitamenti o accreditamenti, anche non sottoscritti, ma spediti o consegnati pure tramite terzi; ricevute e quietanze rilasciate dal creditore, o da altri per suo conto, a liberazione totale o parziale di una obbligazione pecuniaria". Sono generalmente esenti dall'imposta

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La dichiarazione IVA relativa al periodo d’imposta 2022 può essere presentata dal 1° febbraio 2023 fino al 2 maggio 2023. Ricordiamo che il credito IVA maturato al 31 dicembre 2022 può essere utilizzato in compensazione con altre imposte e contributi (compensazione “orizzontale” o “esterna”), anche prima di inviare la dichiarazione IVA 2023, entro il limite massimo di 5.000 euro.

L’eventuale credito eccedente i 5.000 euro potrà invece essere utilizzato a partire dal 10° giorno successivo a

La Legge di Bilancio 2023 (legge n. 197 del 29 dicembre 2022) in vigore dal 1° gennaio contiene un ampio ventaglio di interventi in materia di lavoro, fiscale e costi energetici, (cfr. Mettere link all’altro nostro articolo) tra le misure di sostegno in favore dei contribuenti è presente la definizione agevolata controlli automatizzati (Avvisi Bonari).

Avvisi Bonari anni pregressi

E’ possibile definire con modalità agevolate le somme dovute a seguito di controllo automatizzato, relative ai

Il credito IVA maturato al 31 dicembre 2022 può essere utilizzato in compensazione con altre imposte e contributi a decorrere dalla prossima scadenza del 16 gennaio 2023 (codice tributo 6099 anno di riferimento 2022) entro il limite massimo di 5.000 euro. 

Visto di conformità

L’eventuale credito eccedente i 5.000,00 € potrà essere utilizzato a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione annuale IVA e soltanto se la dichiarazione IVA annuale riporterà il

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